Un itinerario di 10 giorni on the road sull’isola e 1000km percorsi; questo è il viaggio di Jack o Galangel79 sul profilo social di Instagram, un viaggiatore instancabile sempre alla ricerca di nuovi itinerari. Il metodo di racconto è suddiviso per categorie e sezioni, così da avere a colpo d’occhio una vista su ciò di cui abbiamo bisogno. Se state programmando un viaggio On the Road per Guadalupa ecco qualche consiglio!

Come spostarsi a Guadalupa

Inutile dire che è pressoché fondamentale avere una autovettura a noleggio; gli autobus sono presenti ma non molto frequenti e con percorsi ed orari prestabiliti secondo i ritmi lenti di Gwada. Personalmente mi sono trovato benissimo con Thrifty prenotando dall’Italia ma potete dare un’occhiata anche a Europcar.
Il costo del noleggio della macchina: 160€ per 10 giorni con copertura totale.
Ho preso una auto di piccola cilindrata (C1) con consumi davvero ridotti e soprattutto pratica per i parcheggi e per gli spostamenti su strade strette.
Ho sofferto qualche ripida salita ma comunque é andata benissimo soprattutto considerando i limiti di velocità ed il traffico che rendono inutile avere una auto di grossa cilindrata.

Dove alloggiare

Per una questione di praticità ho scelto di alloggiare a Gosier poiché centrale, ben servita e ben collegata. Ho preso un piccolo appartamentino sincerandomi che avesse un parcheggio privato, aspetto molto importante considerata la leggera difficoltà (soprattutto nel weekend) di trovare posto nei centri abitati. Potete trovare sistemazioni da 70$ a notte.

La condizione delle strade a Guadalupa

Le distanze non sono enormi ma i tempi di percorrenza sono lunghi poiché le strade sono spesso molto trafficate e con varie parti con circolazione alternata dovuto al fatto che stanno installando la fibra in tutta l’isola. Vi suggerisco di rispettare i limiti che, fatta eccezione per la superstrada (110km/h), si aggirano tra i 50 e i 90.
Molti autovelox e pattuglie della municipale si accertano che vengano rispettati. Guidare qui è davvero semplice, le strade sono tenute benissimo, sono asfaltate e, anche quelle più remote nel cuore della foresta tropicale, hanno una manutenzione costante e la cosa più “complicata” sono le uscite della superstrada in quanto in alcuni punti entrate ed uscite sono sovrapposte ed i cartelli che indicano l’uscita sono situati circa 300m prima e manca l’indicazione in prossimità dell’uscita stessa.

È comunque una buona idea utilizzare il navigatore di Google soprattutto per trovare percorsi alternativi in condizioni di traffico intenso.
A tal proposito vi consiglio di scaricare le mappe dell’isola per poterle utilizzare in modalità offline quando, cosa molto frequente, sarete privi di connessione.
I parcheggi sono sempre gratuiti tranne che per alcuni luoghi nei centri abitati più grandi.
In tutto il resto dell’isola si possono improvvisare parcheggi “fantasiosi” così come fanno gli abitanti del posto.
Se siete amanti della musica il mio consiglio è quello di portarvi una pendrive con un po’ di musica perché anche le frequenze radio sono un po’ ballerine.
Ultimo suggerimento: prestate attenzione ai canali a bordo strada (ho visto numerose auto finirvi rovinosamente dentro).

Le spiagge a Guadalupa

Le spiagge sono tutte gratuite e sono, per ovvie ragioni, assenti di strutture come i nostri classici lidi. Dotatevi quindi di telo mare ed andate liberamente ovunque!

Ho diviso l’isola di 4 settori:

BASSE-TERRE nord
Plage de la Perle e Plage de Grande Anse.
Bellissime spiagge sabbiose ma con correnti forti che tendono a risucchiarti a largo e moto ondoso presente.

BASSE-TERRE sud
La cosa più interessante è la riserva Cousteau a Malendure.
Mare della stessa tipologia del nord ma scendendo più a sud diventano più impraticabili.

GRANDE-TERRE nord
Plage de la port d’Enfer è bella da vedere dall’alto., peccato sia stata completamente invasa dal sargasso.
Plage de l’anse Bertrand, Plage Lavolvaine e Anse Laborde sono spiagge sabbiose a tratti rocciose con forte vento e moto ondoso costante.
Plage du Souflleur è semplicemente stupenda; riparata dai venti e sabbiosa con acqua cristallina.

GRANDE-TERRE sud
Plage Datcha e la spiaggia di Gosier: Sabbiosa e con vari chioschi, acqua pulita e tranquilla grazie alla barriera che la protegge dalle onde.
Plage petit havre è da una parte con sassolini e dall’altra parte sabbiosa, molto selvaggia con vegetazione che arriva a ridosso del mare ed è facile incontrare iguane. (pochi posti per parcheggiare).
Plage de la Caravelle è sabbiosa ed oggettivamente stupenda ma, attualmente, piena di sargasso.
Plage Raisins Clairs non mi ha colpito.
Plage du Bourg (a Sainte Anne) è probabilmente la mia preferita; poco ventosa, sabbiosa, mare calmo protetto dalla barriera. Unica pecca sono le poche palme sotto le quali ripararsi.
Plage de Bois Jolan è incantevole; sabbiosa e selvaggia, lontano da tutto e tutti e quindi una vera meraviglia.

Discorso a parte merita l’ilet du gosier.
Un isolotto difronte alla città di Gosier che merita almeno una giornata grazie alla sua sabbia incantevole ed il faro da vedere.
La si può raggiungere con le barchette dal porto di Gosier o viaggiando con Joel dal molo al quale si arriva percorrendo il vialetto che costeggia il casino di Gosier.
5€ a/r. Personalmente suggerisco Joel.

Buone regole da tenere in mente

In spiaggia troverete delle bottiglie di vetro da utilizzare come posacenere per i mozziconi. Diversamente dotatevi di una bottiglietta personale per non lasciare mozziconi.
A proposito, un pacchetto di sigarette si aggira sui 7/8€.
Per gli irrinunciabili dei social: chiedete sempre prima di fare le foto a persone.

Posti da visitare

  • Il faro a vieux fort
  • Pointe de la grande vigie
  • Fort Delgrès
  • Museo del cacao (attualmente chiuso)
  • Museo del caffè (chiuso fino a data imprecisata ma che per essere raggiunto si percorre una bella strada nella foresta tropicale, molto impervia ed a tratti difficoltosa).
  • Museo delle banane (a pagamento).
  • Tramonto dalla spiaggia di Pointe-Noire.
  • Mercatini caratteristici nei vari centri un giorno a settimana.
  • Cimitero di Morne-à-l’Eau.

ROUTE DE LA TRAVERSÉE
È una strada panoramica che taglia basse-terre attraverso la foresta tropicale, suggestiva e meravigliosa ma di sera/notte è facile trovare banchi di nebbia.
Lungo questa strada si possono visitare le cascate des ecrivesses (facilmente raggiungibili) e lo zoo au parc des Mamelles (15€).
Ha diversi ponti sospesi che lo rendono affascinante ed avventuroso e per i più intraprendenti, di fronte c’è anche un parco avventura tra gli alberi.

Cascate

L’isola è piena di cascate, alcune facilmente raggiungibili ed altre meno.
Dotatevi di scarpe idonee e non fate come molti turisti che ho visto scendere con le infradito.

Distillerie

Sull’isola ci sono diverse grandi distillerie. Ve ne menziono due; entrambe offrono vendita di prodotti e degustazione.

  • Damoiseau (visita gratuita)
  • Bologne (visita a pagamento).

Cosa mangiare sull’isola

Le pietanze sono un misto di cucina francese e creola; pesce, pollo, manzo ed agnello sono la base di tutto misto a spezie locali.
Non a caso vedrete questi animali girovagare liberamente per l’isola e molti abitanti tenerli nel giardino di casa come animali domestici.
Si può acquistare frutta fresca praticamente ovunque e per strada numerosi venditori di latte di cocco saranno felici di donarvi il frutto polposo del cocco gratuitamente.
Non sono molte le possibilità riservate a vegetariani e vegani.
Ottima l’aragosta e gli spiedoni.

Una menzione particolare la merita una straordinaria gelateria italiana a saint francois; merita una visita ed un assaggio di uno dei migliori gelati che abbia mai mangiato.
Per quanto concerne i locali devo dire che forse per la prima volta ho avuto qualche difficoltà. Ho sempre mangiato cibo locale ovunque ma qui a volte è davvero ostico procurarsene.
Le aperture e gli orari sono molto a discrezione, soprattutto nelle spiagge e molti sono turistici mentre altri (le tipiche “chez”) sono delle trappole per turisti; vere e proprie abitazioni private in cui viene servito cibo locale con prezzi però di un ristorante.

I prezzi sono ovunque molto europei ed a pranzo io ho quasi sempre provveduto con dei panini fatti nelle Epicerie.
In caso di emergenza, e lo dico con un po’ di vergogna, l’isola abbonda di kfc e mc Donald a prezzi contenuti.
Le birre locali sono tutte come la classica Corona ma sono eccezionali i rum serviti in vari modi (miele, lime, frutta o zucchero di canna).

Gli abitanti del luogo

Estremamente cordiali, gentili e disponibili.
Maggiore attenzione nei grandi centri come Pointe-à-Pitre, non a caso l’unico posto in cui ho visto dei parcheggiatori abusivi e molto spaccio di stupefacenti e ricordate di prestare attenzione nelle spiagge isolate.

Casinò:
Quello di Gosier è il più grande, mpio parcheggio, minimo dress code (no short, canotte e ciabatte). Ingresso libero e molte slot-machine.
Pochi tavoli da gioco con cambio minimo libero. Se siete interessati a giocare portate il passaporto.

Telefonia:
Essendo Francia è come in Italia per chiamate, messaggi ed internet anche se a volte, per problemi di ricezione, la connessione dati è un po’ lenta.

Ricordate:
Registrate sempre il vostro viaggio su dovesiamonelmomdo e portate la copia del documenti al seguito lasciando al sicuro in camera gli originali.
Molto importante sapere che una/due volte a settimana chiudono l’acqua dalle 18 alle 6.

Considerazioni:

  • Gwada è meravigliosa e sicuramente meno turistica di Martinica o isole similari., ancora lontana dal turismo di massa.
  • Il tempo è variabile, nuvole, pioggia e sole si alternano. Non temete se vi alzate e trovate un temporale o cielo coperto, andate in spiaggia e siate fiduciosi: il sole arriverà.

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2 commenti


  1. Ammetto che è una meta che non ho mai preso in considerazione, ma mi sembra davvero affascinante e ricca di luoghi speciali!

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